Ricorda che questi sono solo consigli generali e potrebbero variare a seconda del paese specifico che hai in mente. Prima di partire, verifica sempre le informazioni più aggiornate e segui le raccomandazioni ufficiali del governo o delle autorità di viaggio.
Passaporto/carta d’identità
Ai viaggiatori diretti all’estero si consiglia di munirsi sempre di passaporto, con validità residua ed eventuale visto richiesti dal Paese di destinazione (informarsi al riguardo presso il competente Ufficio diplomatico-consolare in Italia o con il proprio agente di viaggio).
(Per i minori che viaggiano si invita a consultare l’apposita voce “Documenti per viaggi all’estero di minori” della sezione “Documenti di viaggio”)
Il passaporto resta infatti il principale documento per le trasferte oltre confine, poiché universalmente riconosciuto, mentre non sono molti i Paesi che accettano la carta d’identità italiana valida per l’espatrio.
In particolare, si segnala che alcuni Paesi ancora non accettano la carta d’identità elettronica e, pertanto, si consiglia di verificare con le Ambasciate o gli Uffici Consolari dei Paesi di destinazione se il predetto documento di viaggio è accettato.
A tale proposito si segnala che spesso comportano notevoli disagi (fino al respingimento in frontiera) le carte d’identità in formato cartaceo, ed inoltre si segnala che ai sensi della Circolare 9/2019, la ricevuta della Carta di Identità Elettronica (CIE) non è utilizzabile come documento di viaggio, ma unicamente come documento di identificazione all’interno del territorio nazionale.
Per quanto riguarda invece il rilascio di una nuova carta d’identità, si rimanda a questo sito e alla Circolare del Ministero dell’Interno 4/2017.
Passaporto/carta d’identità
Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Pertanto, a partire dalla predetta data i minori, anche se iscritti sui passaporti dei genitori in data antecedente al 25 novembre 2009, devono essere in possesso di passaporto individuale oppure, qualora gli Stati attraversati ne riconoscano la validità, o di carta d’identità valida per l’espatrio.
Al fine di agevolare l’espatrio dei cittadini in questione e sventare il pericolo di espatri illegali degli stessi per conto di terzi, dal 2010 è prevista la possibilità di chiedere, agli Uffici competenti a rilasciare il documento, che i nomi dei genitori vengano riportati sul passaporto. Qualora tale indicazione non dovesse essere presente, prima di intraprendere il viaggio si consiglia di munirsi di un certificato di stato di famiglia o di estratto di nascita del minore da esibire in frontiera qualora le autorità lo richiedano. Si ricorda che ai sensi della Circolare 1 del 27 gennaio 2012 del Ministero degli Interni “la carta d’identità valida per l’espatrio rilasciata ai minori di età inferiore agli anni quattordici può riportare, a richiesta, il nome dei genitori o di chi ne fa le veci.
Fino al compimento dei 14 anni i minori italiani possono espatriare a condizione che viaggino accompagnati da almeno un genitore o da chi ne fa le veci oppure che venga menzionato sul passaporto, o su una dichiarazione di accompagnamento rilasciata da chi può dare l’assenso o l’autorizzazione ai sensi dell’articolo 3, lettera a) della legge 21 novembre 1967, n. 1185, e vistata da un’autorità competente al rilascio (Questura in Italia, ufficio consolare all’estero), il nome della persona, dell’ente o della compagnia di trasporto a cui i minori medesimi sono affidati.
Dal 4 giugno 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina riguardante la dichiarazione di accompagnamento, finalizzata a garantire una maggiore tutela del minore, a rendere più agevoli i controlli alle frontiere e a facilitare la presentazione della dichiarazione mediante l’utilizzo anche di modalità telematiche (mail, PEC, fax) .Si evidenziano di seguito le innovazioni principali:
– la dichiarazione di accompagnamento può riguardare un solo viaggio (da intendersi come andata e/o ritorno) dal Paese di residenza del minore con destinazione determinata e non può eccedere, di norma, il termine massimo di sei mesi;
– gli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria possono indicare fino ad un massimo di due accompagnatori, che saranno tuttavia alternativi fra di loro;
– nel rendere la dichiarazione di accompagnamento, gli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria possono chiedere che i nominativi degli accompagnatori, la durata del viaggio e la destinazione siano stampati sul passaporto del minore o in alternativa che tali dati siano riportati in una separata attestazione, che verrà stampata dall’Ufficio competente;
– nel caso in cui il minore sia affidato ad un ente o ad una compagnia di trasporto, al fine di garantire la completezza e la leggibilità dei dati relativi al viaggio, è rilasciata unicamente l’attestazione. Si suggerisce, prima di acquistare il biglietto della compagnia di trasporto di verificare che la stessa accetti che il minore sia ad essa affidato.
Prima di partire per un viaggio, in qualsiasi Paese si voglia andare, è bene informarsi su quali siano i documenti e le procedure richieste per entrare. Nel caso del visto, i tempi necessari per riuscire ad ottenerlo potrebbero essere piuttosto lunghi: per questo motivo è bene muoversi in anticipo, e conoscere ogni dettaglio sul documento di cui si ha bisogno.
Il visto di ingresso rappresenta l’autorizzazione che viene concessa ai viaggiatori stranieri per poter entrare in un determinato Paese per turismo o altri motivi, come ad esempio lo studio o il lavoro. Il visto è valido per un certo periodo di tempo e per specifici scopi. In generale, il visto è un adesivo o un timbro che viene applicato sul passaporto e che deve essere richiesto presso le ambasciate, i consolati o all’ingresso del Paese di destinazione.
La procedura di richiesta del visto non è uguale in tutti i territori: ciascun Paese ha infatti le proprie specifiche, sia per quanto riguarda il rilascio che per i costi. Il visto di ingresso può inoltre essere di varie tipologie, e valido per uno o più accessi al Paese.
Il visto di ingresso è l’atto con il quale uno Stato concede a un individuo straniero il permesso di accedere nel proprio territorio, per un certo periodo di tempo e per determinati fini. È internazionalmente noto con il nome breve di visa, dal latino charta visa (“carta che è stata vista”).
Prima di richiedere l’autorizzazione per entrare in un determinato territorio, che si tratti di un visto per turismo o di un altro tipo di documento, è importante informarsi interrogando il sito dell’ambasciata del Paese, sul portale del Ministero degli Affari Esteri italiano o rivolgendosi a un’agenzia di viaggi specializzata. Se viene utilizzato il sito dell’ambasciata per fare la richiesta del visto, bisognerà compilare un modulo con i propri dati e un indirizzo, ad esempio quello dell’albergo, del Paese ospitante.
In alcuni casi questo modulo andrà spedito, con in allegato una copia del passaporto, alcune foto in formato passaporto e un questionario prestampato in cui sarà necessario indicare le motivazioni per cui si vuole entrare nel territorio. Solitamente la richiesta del visto può essere fatta online, per posta oppure di persona. In alcuni Paesi è previsto il rilascio dell’autorizzazione a entrare all’arrivo. In generale, comunque, bisogna considerare che le tempistiche per ottenere il visto variano da qualche giorno fino ad alcuni mesi.
Il visto può essere contenuto in un documento a sé o, più comunemente, stampato sul passaporto del richiedente o contenuto in foglio da allegare al medesimo. Non tutti gli Stati richiedono il visto per l’ingresso nel loro territorio, ritenendo in certi casi sufficiente il passaporto o la carta di identità, in seguito ad accordi di libera circolazione.
A seconda del motivo di viaggio sono disponibili diverse tipologie di visto:
Visto turistico: il più richiesto, è generalmente il meno costoso (talvolta gratuito) e permette di visitare il Paese per un periodo compreso fra 30 e 90 giorni nella maggior parte dei casi.
Visto di transito: rilasciato a coloro che si fermano nel Paese per un breve periodo (solitamente fra tre e sette giorni) per poi proseguire verso un Paese terzo diverso da quello di provenienza.
Visto di studio/lavoro: è di solito il più costoso e anche quello che dura di più (6-12 mesi e oltre), viene richiesto da chi si vuole trasferire per lavorare o studiare nel Paese, e talvolta i requisiti sono più stringenti rispetto al visto turistico.
Esistono poi altre tipologie di visti per casi particolari, come i viaggi diplomatici o le operazioni chirurgiche.
In alcuni casi il visto può anche essere ottenuto all’arrivo, allo stesso prezzo di quando viene richiesto al consolato o pagando una commissione aggiuntiva. In questo caso si parla di VOA (Visa on arrival). Con il passaporto italiano si può ottenere il VOA in trentasei Paesi.
Paesi che rilasciano il VOA a tutti i turisti
Paesi che rilasciano il VOA a un gruppo ristretto di nazionalità (più di 10)
Il visto elettronico o eVisa (dall’inglese electronic visa) è una procedura semplificata di richiesta del visto, che permette di evitare le code al consolato e snellisce la burocrazia, in quanto permette di pagare con carta di credito o di debito e di stampare il visto direttamente a casa propria, ritirarlo al consolato tramite appuntamento o all’aeroporto di arrivo. Al 2020 quarantatrè Paesi hanno implementato l’uso del visto elettronico. Con il passaporto italiano si ha accesso a ventidue Paesi con il visto elettronico.
Paesi che garantiscono l’eVisa a tutti i visitatori
Paesi che garantiscono l’eVisa a un gruppo ristretto di nazionalità
Paesi che richiedono un’autorizzazione elettronica al viaggio (ETA) per la maggior parte di coloro che sono esenti da visto
Il procedimento per il rinnovo del visto è lungo e complicato: il consiglio è quindi di non ridursi all’ultimo minuto se si ha questa necessità. In caso di mancato rinnovo, infatti, c’è il rischio di poter essere espulsi dal Paese.
Il visto di ingresso viene revocato quando le condizioni di rilascio dell’autorizzazione all’ingresso nel Paese non siano più soddisfatte. L’annullamento del documento avviene a opera delle autorità competenti dello Stato di rilascio o di un altro Stato. Altri casi in cui il visto può essere revocato sono quelli per misura preventiva, quando il soggetto è ritenuto pericoloso, o in seguito a procedimenti penali.
In generale esistono 3 tipologie di visto:
Ogni Paese ha una normativa differente per definire la tipologia di visto di ingresso. Alcuni territori, infatti, rilasciano le autorizzazioni a entrare per categorie specifiche di viaggiatori:
Nei Paesi asiatici, come Cina, India, Russia e Thailandia, viene richiesto il visto per turismo: mentre in Cina ha una validità dai 3 ai 6 mesi, in India l’autorizzazione scade dopo 90 giorni, mentre in Russia dura fino a un massimo di 30 giorni. In Thailandia, invece, il visto turistico non è richiesto se ci si ferma nel Paese per meno di 30 giorni, e all’ingresso verrà stampato sul passaporto un permesso gratuito.
Nei Paesi americani invece, non viene richiesto il visto turistico. Negli Stati Uniti, ad esempio, con il programma “Viaggi senza Visto” non è necessaria l’autorizzazione all’ingresso, ma serve richiedere almeno 72 ore prima della partenza. In Canada, Argentina e Brasile il visto per turismo non è necessario per soggiorni inferiori ai 90 giorni. In Messico invece non è richiesto il visto turistico se ci si ferma nel Paese fino a un massimo di 180 giorni.
Nei Paesi dell’Oceania, invece, il visto turistico serve per entrare in Australia, mentre non è richiesto per chi resta sul territorio della Nuova Zelanda per un tempo inferiore ai 3 mesi.
Nei Paesi dell’Africa, come Marocco e Tunisia, il visto per turismo non è richiesto per soggiorni sotto ai 90 giorni. In Egitto è invece necessario essere in possesso del visto turistico, così come in Sud Africa, dove, se la permanenza sul territorio è fino a 90 giorni, il visto viene rilasciato direttamente al momento dell’arrivo in frontiera.
I principali Paesi in cui i viaggiatori italiani possono entrare con il visto, anche per motivi turistici, sono:
Afghanistan
Algeria
Angola
Australia
Azerbaijan
Bahrein
Bangladesh
Burkina Faso
Burundi
Cambogia
Camerun
Capo Verde
Cina
Costa d’Avorio
Cuba
Egitto
Etiopia
Filippine
Gabon
Ghana
Giordania
Guinea
Haiti
India
Iran
Iraq
Kenya
Kuwait
Laos
Libano
Liberia
Libia
Madagascar
Malawi
Mauritania
Mongolia
Mozambico
Myanmar
Nepal
Nigeria
Oman
Papua Nuova Guinea
Pakistan
Repubblica Centrafricana
Repubblica Democratica del Congo
Russia
Ruanda
Seychelles
Sierra Leone
Siria
Somalia
Sri Lanka
Sudan
Sud Africa
Tanzania
Togo
Uganda
Yemen
Zambia
Zimbabwe
Per i cittadini italiani il visto turistico non è richiesto nei seguenti territori:
A
Albania
Andorra
Antille Olandesi e Bonarie
Argentina (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Aruba
Austria
Bahamas (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Barbados (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Belgio
Bermuda
Bielorussia (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è richiesto)
Bolivia (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Bosnia e Erzegovina (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Botswana
Brasile
Bulgaria
Canada (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Cayman Isole (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Cile (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Costa Rica (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Cipro
Colombia
Danimarca (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Ecuador (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Emirati Arabi Uniti
Estonia
Fiji (per soggiorni inferiori a 120 giorni non è necessario)
Finlandia
Francia
Giappone (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Germania
Georgia
Giamaica (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Giappone (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Grecia
Grenada (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Guatemala (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Gibilterra
Guadalupa
Guyana (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Guyana Francese
Honduras (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Hong Kong (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Indonesia (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è necessario)
Irlanda
Kazakhstan (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è necessario)
Kosovo (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Lettonia
Liechtenstein
Lituania
Lussemburgo
Macedonia
Malaysia (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Malta
Marocco (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Mauritius (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Messico (per soggiorni inferiori a 180 giorni non è necessario)
Micronesia (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è necessario)
Montenegro
Namibia (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Nicaragua (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Norvegia
Nuova Caledonia
Nuova Zelanda (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Panama (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Paesi Bassi
Paraguay (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Perù (per soggiorni inferiori a 183 giorni non è necessario)
Polinesia Francese (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Polonia
Portogallo
Qatar
Regno Unito
Repubblica Ceca
Repubblica di Corea (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Repubblica Dominicana (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è necessario)
Repubblica Slovacca
Romania
Salomone Isole (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Samoa (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è necessario)
Senegal
Serbia (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Singapore (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Slovenia
Spagna
Stati Uniti
Svezia
Svizzera
Taiwan (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Thailandia (per soggiorni inferiori a 30 giorni non è richiesto)
Tunisia (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Turchia (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Ucraina (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Ungheria
Uruguay (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Uzbekistan
Venezuela (per soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario)
Vietnam (per soggiorni inferiori ai 15 giorni e ingresso singolo non è necessario)
Questo paragrafo contiene indicazioni tratte dal sito web VIAGGIARE SICURI, un servizio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. I contenuti del sito – codice di script, grafica, testi, tabelle, immagini, suoni, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma – sono protetti ai sensi della normativa in tema di opere dell’ingegno.
Noi di “VIAGGIPERTUTTI.COM” intendiamo esclusivamente offrire un servizio a chiunque abbia necessità di tali informazioni. Si raccomanda comunque di visitare il sito web VIAGGIARE SICURI ed in particolare la pagina SALUTE IN VIAGGIO per approndimenti ed aggiornamenti.
I viaggiatori che intendano visitare determinate regioni in uno o più paesi in via di sviluppo devono recarsi in un ambulatorio di Medicina del Viaggiatore o consultare il proprio medico curante prima del viaggio. Questo consulto deve aver luogo almeno 4-6 settimane prima della partenza, in particolar modo se si tratta di un viaggio di lunga durata per motivi di lavoro.
Durante il colloquio il medico raccoglierà informazioni anamnestiche circa i più importanti fattori di rischi, indicherà quali sono le vaccinazioni consigliate e/o obbligatorie, i farmaci antimalarici da assumere, altri farmaci da portare in viaggio o la strumentazione sanitaria che potrebbe rendersi necessaria.
Un consulto medico specialistico è particolarmente raccomandato ai viaggiatori con problemi medici pre-esistenti al fine di garantire e tutelare la salute durante il viaggio.
Va ricordato che per il trasporto aereo e l’ingresso in alcuni Paesi di determinati dispositivi medicali e/o farmaci necessari per il trattamento di condizioni morbose croniche è necessario il rilascio, da parte di un medico preposto, di un apposito certificato da ottenersi prima della partenza.
Esempi di alcuni certificati da procurarsi prima della partenza se presenti specifiche condizioni di salute:
Alcuni stati richiedono ai viaggiatori la certificazione attestante la negatività degli anticorpi per il virus dell’AIDS (HIV), ma soltanto a coloro che si propongono di risiedere a lungo sul loro territorio, per ragioni di lavoro o di studio.
Se si decide di viaggiare in Europa è necessario portare con sé la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che è stata consegnata a domicilio a tutti i cittadini italiani. Questo documento darà diritto, nei paesi della Comunità Europea ed in Svizzera, all’assistenza sanitaria gratuita, cioè, in caso di necessità, ad usufruire delle stesse prestazioni (visite mediche, ricoveri ospedalieri, ecc.) previste per i cittadini del paese visitato.
Come già indicato, molti paesi richiedono, quale condizione per accedere sul loro territorio, il Certificato di Vaccinazione contro la Febbre Gialla (Vaccinazione anti-amarillica); notizie in merito possono essere assunte presso gli ambulatori di medicina dei viaggi.
I cittadini italiani che si spostano all’interno degli stati dell’Unione Europea, della Svizzera, della Norvegia, Islanda e Liechtenstein e dei Paesi con cui sono state stipulate apposite convenzioni, possono fruire dell’assistenza sanitaria diretta presentando la documentazione prevista dai Regolamenti comunitari o dai singoli accordi.
Negli altri Paesi in cui non viga un’apposita convenzione bilaterale l’assistenza sanitaria non è fornita a titolo gratuito. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale raccomanda caldamente, nel loro stesso interesse, a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aeroambulanza.
In caso di viaggi turistici organizzati, si suggerisce di controllare attentamente il contenuto delle assicurazioni sanitarie comprese nei pacchetti di viaggio e, in assenza di garanzie adeguate, si consiglia di stipulare polizze assicurative sanitarie individuali.
E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Negli ultimi anni, la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero (D.G.I.T.) ha registrato un aumento esponenziale di segnalazioni di casi di italiani in situazioni di difficoltà all’estero per ragioni medico-sanitarie. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.
Per ottenere informazioni di carattere generale sull’assistenza sanitaria all’estero, si rinvia al sezione “Se Parto per…” del Ministero della Salute, dove è possibile reperire informazioni circa il diritto di usufruire o meno dell’assistenza sanitaria.
Grazie per aver intrapreso questo viaggio con noi. La vostra avventura vi aspetta! Esplorate la bellezza di diverse destinazioni, scoprite nuove culture e lasciatevi guidare dalla vostra voglia di viaggiare.
Noi di viaggipertutti.com ci impegniamo a fornirvi esperienze di viaggio senza soluzione di continuità e a ispirare la vostra prossima grande avventura.
Viaggi per Tutti
Viale Regina Margherita, 192 – 00198 Roma RM (IT)
+39 06 8530 1758 – +39 335 464 918
info@viaggipertutti.com
Non perderti tutte le novità e rimani in contatto con noi: iscriviti alla Newsletter
Lunedì | 9:00 - 19:00 |
---|---|
Martedì | 9:00 - 19:00 |
Mercoledì | 9:00 - 19:00 |
Giovedì | 9:00 - 19:00 |
Venerdì | 9:00 - 19:00 |
Sabato | 9:00 - 13:00 |
Domenica | Chiuso |
Agenzia DOLCI SOGNI by Coop. Soc. IL SOGNO a r.l. Autorizzato Prov. Roma R.U. 1333 del 02/04/2012
© 2023 Viaggi per Tutti